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sabato 7 novembre 2015

Corte Nera ♡

Bentornati sul mio blog,
Lo scorso mese ho partecipato a un Giveaway proposto dalla casa editrice Runa Editrice, classicandomi al primo posto e vicendo il libro in palio. Prima di tutto scrivo questo post per ringraziarvi del sostegno che mi avete dato aiutandomi a vincere e poi per mostrarvi il premio.

Autore: Tina Cacciaglia, Paolo D'Amato, Rocco Papa, Piera Carlomagno
Prefazione Diana Lama
ISBN: 9788897674375
N.pag.: 242
Rilegatura: Brossura
Formato: 14x21 con alette
Genere: Giallo






Larghetto San Pietro a Corte, nel cuore del centro storico di Salerno, è un luogo misterioso e affascinante in cui sono stati scoperti tutti i vari strati della storia della città, fino alle fasi di vita più antiche, sette metri sottoterra. Gli autori della raccolta di racconti “Corte nera” hanno ambientato qui le loro storie, all’ombra dell’unico ambiente superstite del mirabile palazzo fatto edificare dal principe Arechi II, all’indomani della caduta del regno longobardo d’Italia nelle mani dei franchi di Carlo Magno.
Quattro autori, quattro storie, un'unica Corte: uno degli angoli più noir di Salerno!
Quattro gialli che attraversano i secoli. Con “Gemma” di Tina Cacciaglia siamo nell’anno 785, dove un mistero si cela nelle penombre dei conventi e delle mura, nel pieno della Salerno Longobarda. 1860, "Trista Provincia ribelle" è il titolo del racconto con cui Paolo D’Amato fa rivivere i giorni dell’unificazione d’Italia e dell'arrivo di Garibaldi in città proprio mentre si cerca di tenere nell’oscurità il brutale omicidio di una giovane cameriera. Rocco Papa, con "Secondo natura", ricorda l'operazione Avalanche del 1943, lo sbarco degli alleati e la fuga dei nazisti in una città deserta e semidistrutta, dove si dipanano passioni e delitti, con la certezza dell'impunità. Infine è il 1990 e lo storico palazzo Fruscione, parte dell’antica corte, ora di proprietà del Comune, è ancora abitato da famiglie. Il delitto raccontato da Piera Carlomagno, si consuma in una notte di “Plenilunio d’estate”.

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